sabato 23 novembre 2013

Il supporto psicologico....

Come tutti gli sport individuali, il pattinaggio, richiede un grande sforzo psicologico, poiché un ragazzo si allena molte ore alla settimana per poi arrivare in gara e non riuscire a vincere o a raggiungere un buon risultato. Proprio per questo negli ultimi anni in alcune società sportive vengono inserite figure professionali come i pedagogisti o gli psicologi che vengono chiamati " mental coach".
Questa nuova figura professionale ha il compito di supportare psicologicamente gli atleti prima, durante e dopo la gara. Periodicamente gli atleti ad alti livelli agonistici svolgono delle sedute con il mental coach per chiacchierare sia del proprio sport che della vita al di fuori della palestra. Infatti spesso succede che atleti molto giovani che frequentano ancora la scuola dell'obbligo, hanno un rendimento nello sport più basso rispetto alle loro capacità; è qui che interviene il pedagogista per capire quale sia il problema alla base di tutto. è stato dimostrato come il rendimento sportivo sia legata ai problemi a scuola, in famiglia o con il gruppo dei pari; se uno di questi tasselli è fuori posto, l'atleta non sarà in ottima forma anche nello sport che pratica.
Il mental coach chiacchierando con i ragazzi arriva a capire quale sia il problema e inizia a lavorarci insieme ad essi.
Inoltre nel periodo che precede le competizioni sostiene gli atleti, facendoli ragionare sulle loro capacità, sui loro limiti e su ciò che possono raggiungere e dare durante la gara; li aiuta anche a diminuire le loro paure e le loro ansie pre-gara facendoli svolgere alcuni esercizi respiratori o facendoli scegliere una musica da ascoltare prima di entrare in pista.
Questa nuova figura professionale è nata poiché ci sono sempre più ragazzi, che svolgono sport a livello agonistico, che sono sottoposti ad uno sforzo psicologico molto forte; inoltre anche perché un allenatore, (anche se molto bravo e informato su questi argomenti)  non riuscirà mai ad " allenare" la mente dei propri ragazzi facendo diminuire le loro ansie e paure svolgendo degli esercizi psicologici specifici.
L'allenatore può svolgere nel suo piccolo il  COACHING che è un supporto che si svolge all'interno di una relazione ( in questo caso allenatore/atleta) ed è basato sull'individualizzazione delle potenzialità per il raggiungimento di obiettivi. L'allenatore deve vedere quale è il massimo che l'atleta davanti a lui può dare.
Importante in un rapporto di coaching la comunicazione: la sua efficacia dipende dal risultato che si ottiene;inoltre bisogna tenere conto che è impossibile non comunicare. Oggi infatti si conoscono la comunicazione verbale, ma anche la comunicazione gestuale che è  quasi impossibile da controllare.



2 commenti:

  1. Ciao Erica. Si, la famiglia, la scuola e il gruppo dei pari hanno molto peso durante l`adolescenza, e persino la propria passione (sportiva in questo caso) può diventare una pressione in più. Ma con l`aiuto di una figura professionale come supporto psicologico, l`equilibrio mentale può determinare l`esito positivo.

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  2. Esatto!! Il mental coach è un'importantissima figura professionale che purtroppo non tutte le società sportive conoscono e hanno la possibilità di avere!!

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